venerdì 30 settembre 2011

Rischio professionale e spese assicurative

Il contenzioso medico-legale è passato dalle  9.500 denunce (1994), alle 29.500 denunce nel 2007 con la prima e ovvia conseguenza: l'aumento dei premi assicurativi passati dai 35 milioni e 400 mila euro del 1994 a 455 milioni di € del 2007. Un incremento di circa 10 volte.
La Corte dei Conti segnala che nel triennio 2008/2010 l'incremento delle spese di Asl e ospedali italiani, per cause e risarcimenti, è stato del 45,86%. Ovvero, quasi 618 milioni di euro che, in assenza di contenzioso, avrebbero potuto essere investiti in altre attività a favore dell'utenza.
 A far lievitare i debiti delle Regioni e, più in generale del SSN, anche le vertenze per i ritardi nei pagamenti ai fornitori.
Tre le regioni italiane più martoriate dalle denunce e che devono far fronte alle spese legali, incidendo sui propri bilanci sanitari: Abruzzo (+210,19); Campania (+54,88) e Toscana (+117,99).
 Inoltre, per mettersi al riparo da guai giudiziari, il Personale e le Dirigenze sanitarie si assicurano sempre di più: nel 2009, per le polizze si sono spesi 485 milioni di euro (di cui il 60% versato dalle strutture e 40% dai professionisti). Nello stesso anno, le assicurazioni hanno registrato 34mila denunce di sinistri (+15% rispetto al 2008): contro i singoli professionisti (12.559) e contro le Asl (21.476).
 Intanto le Asl stanno contraendo i premi versati (-6,15), segno che è sempre più diffusa una maggiore ritenzione del rischio o all'auto-assicurazione nel tentativo di di contenere il peso delle polizze.
(fonte IPASVI) 

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