giovedì 19 marzo 2009

Posta elettronica certificata (PEC)


Il D.L. n. 185 del 29/11/2008 convertito nella Legge n. 2 del 28/01/2009 rende obbligatorio per gli Infermieri che espletano attività libero-professionale l’uso della Posta Elettronica Certificata (PEC) .
La Presidenza del Consiglio dei Ministri in risposta al Nursind ha precisato che "(...) sono disposizioni indirizzati a soggetti privati finalizzate a dare certezze alle comunicazioni (...) a tutela dei terzi. (...) I professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato che svolgono la propria attività per la pubblica amministrazione, in qualità di dipendenti con l'apporto di lavoro subordinato, non sono destinatari della previsione normativa in commento. In questo caso ogni comunicaziontc che essi siano tenuti ad effettuare non deriva dalla loro qualità di professionista ma da quella di dipendente pubblico che, pertanto, rappresenta l'amministrazione. In questo caso la garanzia della certezza delle comunicazioni effettunte è problematica afferente alla pubblica amministrazione datore di lavoro che applica altre disposizioni. Diversamentc qualora il professionista dipendente pubblico eserciti anche la libera professione in deroga al regime di esclusività, quando la legge lo consenta, sarà destinatario degli obblighi posti dal citato articolo 16, comma 7, del decreto legge n. 185 del 2009".
La PEC è il nuovo sistema attraverso il quale è possibile inviare e-mail con caratteristiche particolari:
- La certezza di un valore legale equiparato alla raccomandata con la ricevuta di ritorno con attestazione dell'orario esatto di spedizione come stabilito dal DPR 11 Febbraio 2005 n.68.
- La certezza del contenuto con l'utilizzo di protocolli di sicurezza che rendono impossibile modifiche al contenuto del messaggio e degli allegati garantendo, in caso di contenzioso, l'opponibilità a terzi del messaggio.
Col termine "certificata" il gestore del servizio rilascia al mittente una ricevuta che certifica data ed ora e costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio ed allegati e, il gestore del destinatario, invia al mittente la ricevuta che certifica data ed ora di avvenuta consegna.
Pertanto i gestori delle PEC certificano con le proprie "ricevute":
- Che il messaggio è stato spedito.
- Che il messaggio è stato consegnato.
- Che il messaggio non è stato alterato.
La Posta Certificata, sfruttando la crittografia e i protocolli di sicurezza, riesce a fornire agli utenti un servizio sicuro che sostituisce integralmente il tradizionale servizio di posta (elettronica e cartacea). Gli avvisi verranno inviati anche in caso di errore in una qualsiasi delle fasi di tutto il processo (accettazione, invio, consegna) in modo che non ci siano mai dubbi sullo stato della spedizione di un messaggio.
La traccia informatica delle operazioni svolte è conservata dal gestore per 30 mesi che, in caso di smarrimento delle ricevute, consente la riproduzione, con lo stesso valore giuridico, delle ricevute stesse.

martedì 10 marzo 2009

Le ostetriche devono&possono strumentare!

La lettera del 04 Marzo:
Sono un infermiere professionale che lavora in un presidio ospedaliero di una città in provincia (...). Presto servizio in sala operatoria ricoprendo vari ruoli, dallo strumentista al tecnico di anestesia o all'infermiere di sala, tipica situazione quando si lavora in piccole realtà.Premesso che siamo dodici unità e tutti ruotiamo nei vari ruoli , siamo soggetti anche alla reperibilitàricoprendo anche l'assistenza rianimatoria perchè il mio P.O. è sprovvisto di Rianimazione.Quando strumentiamo nelle seduta di ostetricia e ginecologia, abbiamo chiesto all'amministrazione di far coinvolgere le ostetriche proprio nel ruolo di strumentista ,che a nostro avviso è la figura più indicata, non solo per gli aspetti medico legali ma perchè è una figura indispensabile vista come la più competente e professionalmente valida.Come possiamo determinare le nostre ragioni ,visto che la Direzione Sanitaria da ragione alle ostetriche e torto a noi a tal punto di fare un ordine si servizio mensionando che la norma in vigore non determina chi deve strumentare in sala operatoria, specificando però che l'ostetrica non può fare l'infermiere , ma per esigenze di ottimizzazione delle risorse umane ed economiche,l'infermiere può fare l'ostetrica .Mi scuso per il lungo quesito ma spero di avere delle risposte , la ringrazio anticipatamente.
La Risposta del 09 Marzo:
Caro collega,
Dai pochi elementi che mi è dato conoscere dalla sua e-mail emerge per prima cosa che i “vari ruoli” a cui lei fa riferimento, non sono così peculiari della vostra “piccola realtà” ma è una situazione molto più comune, riferendomi con ciò anche a “grandi realtà” come gli Ospedali di “riferimento nazionale”. Questo è spesso dovuto a scelte strategiche aziendali “discutibili” a causa di politiche sanitarie ed economiche “scellerate” che hanno, da tempo, messo in secondo piano, o addirittura dimenticato, il fruitore principale del prodotto “ bene salute”: il cliente/paziente/utente.
Nella vostra realtà lavorativa, ma in tante altre, si intuisce che non ci sono Infermieri specialisti strumentisti, cioè Infermieri formati da un Master universitario e quindi in possesso di un titolo ufficiale che certifichi le competenze e pertanto i “ruoli” assolti da tutti voi, rappresentano soltanto “ruoli generici” rientrando a pieno titolo in quelle competenze attribuite dal lungo percorso legislativo che ha “ricostruito” la Professione infermieristica trasformandola in “Professione sanitaria intellettuale”. (Profilo professionale con DM 739 del 1994 e la legge 42 del 1999). (...)
Anche se è vero che ancora oggi non esiste una normativa specifica che determini chi deve strumentare in sala operatoria, sembra che la vostra amministrazione, ma soprattutto le Ostetriche, dimentichino che ai sensi della legge (...)
A mio parere, sembra che ci siano abbastanza elementi per poter affermare, senza nessun equivoco, che le Ostetriche (...)
Testo integrale disponibile a richiesta...