venerdì 25 marzo 2011

Cosa sai sui guanti che usi?

Un interessante articolo scientifico su un DPI che usiamo spessissimo durante l'assistenza ma di cui ignoriamo parecchie cose.

Guanti in lattice
--  Dott. G.Martorana Infermiere Forense   

giovedì 24 marzo 2011

Atto di indirizzo per la politica sanitaria del 2011

In coerenza con le linee strategiche definite a livello internazionale e in accordo col programma economico, il ministero della Salute, per il 2011, ha stabilito sei priorità su cui dovrà esercitare, a pieno regime, la responsabilità di governo.
L'Atto di indirizzo del ministero parte da due obiettivi: economicità della governance del sistema e rispetto dei principi di appropriatezza ed efficienza degli interventi sui cittadini.
Il Governo ha individuato sei “macroaree”, con relative finalità: costi e fabbisogni standard nel settore sanitario; miglioramento e potenziamento della prevenzione; riorganizzazione delle cure primarie; la qualità dei servizi sanitari; il rilancio della ricerca e la promozione della salute pubblica veterinaria e sicurezza degli alimenti.
Secondo il documento ministeriale, le priorità dovrebbero essere:
- l'approvazione dei disegni di legge sul rischio clinico e sul governo clinico;
- la prevenzione;
- la formazione dei professionisti;
- il federalismo solidale;
- il riconoscimento del merito;
- i Lea;
- l'individuazione di linee guida omogenee per tutta l'Italia.
Per raggiungerle, però, serve soprattutto la responsabilità finanziaria delle Regioni, visto che persiste una forte discrepanza nell'offerta dei servizi tra il Nord e il Sud del Paese.

Atto di indirizzo per la politica sanitaria del 2011

--  Dott. G.Martorana Infermiere Forense   

giovedì 17 marzo 2011

Educare alla Salute, una nuova sfida per l’Infermiere

La legge 251/2000  che ha istituito la dirigenza infermieristica e la laurea specialistica, contiene norme inerenti anche all'esercizio professionale. Al primo comma dell'art. 1 si legge testualmente che "Gli operatori delle professioni sanitarie, dell'area delle scienze infermieristiche e della professione ostetrica, svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali, dagli specifici codici deontologici, utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza".
La legge 42/1999 ha posto alla base dell'esercizio professionale tre criteri guida ben precisi e un limite dai contorni meno precisi. L'Infermiere deve agire in base ai dettami del profilo professionale, (ex DM 14 settembre 1994, 739), al contenuto degli ordinamenti didattici di base (la formazione universitaria) e post base (Corsi, Master, e Specializzazioni) e del Codice Deontologico. Il limite posto dalla legge stessa è dato dalle "competenze previste per la professione medica", quindi dall'"atto medico" (certificazione, diagnosi e prescrizione diagnostico -terapeutica e riabilitativa).
L'Articolo 2 del Codice deontologico 2009, recita che "L'assistenza infermieristica è servizio alla persona, alla famiglia e alla collettività. Si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari di natura intellettuale (prestazioni per l'esecuzione delle quali è richiesta l'iscrizione ad appositi albi od elenchi, tenuti dalle associazioni professionali sotto la vigilanza dello Stato) tecnico-scientifica, gestionale, relazionale ed educativa."
Sebbene ogni elemento sia strettamente congiunto e funzionale all'altro, oggi le scienze infermieristiche possiedono elevate competenze "Tecniche", "Relazionali" e  vocatamente Educative apportando in ambito sanitario, importanti contributi scientifico-assistenziali che attenzionano particolarmente le strategie educative. L'infermieristica presenta numerose occasioni "educative" in tantissimi ambiti assistenziali.
In ambito di Pronto Soccorso, per esempio,  la natura stessa del rapporto con l'assistito, che nella maggior parte dei casi si esaurisce nel giro di minuti/ore e può risolversi con una dimissione, rende spesso necessarie azioni educative di "ausilio terapeutico" in ambito preventivo e in ambito sanitario.
Il Primo Soccorso, e quindi anche tutta la formazione correlata, (BLS e BLS-D), è un altro esempio di intervento formativo in ambito di "educazione sanitaria" e di "educazione terapeutica": da un lato, infatti, si prefigge di insegnare a riconoscere prontamente le condizioni di pericolo per la vita di una persona, come la perdita di coscienza, l'assenza di respiro e l'assenza di circolo, dall'altro punta all'acquisizione di schemi comportamentali in grado di sostenere le funzioni vitali compromesse, con le corrette manovre di primo intervento, in attesa dell'arrivo dei mezzi di soccorso e quindi dei sanitari.
All'Articolo 13 del Codice deontologico 2009, "L'infermiere assume responsabilità in base al proprio livello di competenza (conoscenza, formazione, esperienza, abilità, motivazioni, etc) e ricorre, se necessario, all'intervento o alla consulenza di infermieri esperti o specialisti. Presta consulenza ponendo le proprie conoscenze ed abilità a disposizione della comunità professionale.
Con la promulgazione della legge del 3 aprile 2001, n. 120 (Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2001), si è concretizzata la possibilità di cambiare drasticamente l'emergenza sanitaria territoriale ed i risultati ottenibili, in termini di sopravvivenza. Al primo comma dell'articolo 1, la legge infatti recita: "È consentito l'uso del DAE in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di RCP". Per la prima volta, una legge dello Stato italiano consente al personale infermieristico e, soprattutto, a figure non sanitarie (dette "laici first responders") di applicare l'importante provvedimento della defibrillazione, considerato finora atto "esclusivamente" medico.
Il momento "educativo" dell'infermieristica è parte integrante nell' "azione formativa assistenziale" di ogni Infermiere che si esplica al letto del malato, in ambulatorio, in corsia, in un centro di salute o in comunità, e  impegna quotidianamente i Professionisti. Questo, diventa evidente quando l'Infermiere avoca la funzione di docente/formatore.
Il risultato finale sarà positivo per chi ascolta e per chi ha voglia d'imparare dalla "evidenza",  rendendo onore a questo nuovo e coinvolgente modo di essere Infermieri.
--  Dott. G.Martorana Infermiere Forense   

lunedì 14 marzo 2011

Il CdM Il Consiglio dei Ministri approva il Ddl delega sulla sperimentazione clinica e le professioni sanitarie

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge delega,proposto dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio "Sperimentazioneclinica e altre disposizioni in materia sanitaria".
«Con questo ddl delega - dice il Ministro - viene migliorata la funzionalità del Servizio sanitario nazionale e delle prestazioni erogate per offrire ai cittadini risposte sempre più appropriate e qualificate ai loro bisogni." 
Sperimentazione clinica e innovazione
Viene delegato al Governo il riassetto e la semplificazione della normativa in materia di sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano da attuarsi entro nove mesi dall’entrata in vigore della legge delega attraverso l’emanazione  di uno o più Decreti legislativi , acquisito il parere della Conferenza delle Regioni. I Decreti dovranno prevedere il riordino, l’individuazione, nonché la riduzione, del numero degli attuali 269 “Comitati etici” con predisposizione di criteri di certificazione, prevedendo in ogni caso almeno un Comitato etico per ogni Regione e tenendo in considerazione il numero di Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico presenti; l’individuazione dei requisiti dei centri autorizzati alla conduzione delle sperimentazioni cliniche dalla fase 0 alla fase IV; meccanismi di valutazione delle performance delle aziende sanitarie pubbliche nell’ambito delle sperimentazioni cliniche; l’istituzione di un portale di consultazione per il cittadino.
Il riordino delle professioni sanitarie
Si prevede con una delega al Governo il riordino della disciplina degli Albi, degli Ordini, e delle relative Federazioni nazionali, dei medici chirurghi, degli odontoiatri, dei farmacisti e dei medici veterinari che saranno soggette alla vigilanza del Ministero della Salute. Saranno rafforzati i codici deontologici, la formazione e l’aggiornamento professionale. Si prevede infine il riordino delle attività idrotermali e la promozione del turismo termale
Con la sanità elettronica
Verrà istituito per ogni cittadino il Fascicolo sanitario elettronico (FSE), fino ad oggi non disciplinato a livello nazionale da norme di carattere primario o secondario. Il Fascicolo, definito come l’insieme dei dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi, riguardanti l’assistito, verrà istituito dalle Regioni  nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali a fini non solo di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; ma anche di studio e ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico; programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria.

DDL sperimentazione, Professioni sanitarie, FSE--
Dott. G.Martorana
Infermiere Forense

venerdì 11 marzo 2011

Stress da straordinari: riconosciuto il danno biologico

Con sentenza n. 5437/2011, la Corte di Cassazione Civile Sezione lavoro
in data 8/3/2011 n. 5437 ha riconosciuto il danno biologico derivante
dallo Stress da straordinari.
Per chi vuole approfondire l'argomento si rinvia alla sentenza.

Cassazione 5437 del 08 marzo 2011

Dott. G.Martorana
Infermiere Forense

sabato 5 marzo 2011

La nutrizione e l'idratazione artificiale non possono essere imposte!

La Nutrizione e idratazione artificiale non possono essere imposte a nessun paziente: né a chi è cosciente (come peraltro è riconosciuto da tutti) né a chi è in stato di incoscienza. E' la posizione dell'Associazione dei Medici Cattolici italiani, che a sorpresa si dice critica verso il passaggio del disegno di legge sul biotestamento, in procinto di andare all'esame della Camera, che esclude proprio alimentazione e idratazione artificiale dagli interventi che il cittadino può rifiutare sul suo testamento biologico.
Spiegano la loro posizione tramite il Presidente dell'Amci: Vincenzo Saraceni: -"Nutrizione e idratazione artificiali sono sostegni vitali, come scrive giustamente la legge. Quindi non si può obbligare un medico ad interromperli. Cosa diversa è imporli a un paziente incosciente. In questo caso, se il fiduciario lo dice chiaramente, credo sia giusto rispettare la volontà del paziente e non praticare gli interventi necessari per l'alimentazione e idratazione forzata. Così come un paziente vigile può rifiutare una trasfusione, o l'amputazione di una gamba in cancrena, e anche ovviamente il sondino per l'alimentazione, così può farlo un paziente incosciente, se ha lasciato indicazioni precise che vanno poi segnalate e rivendicate dal suo fiduciario. Imporre a un paziente incosciente la Peg o il sondino nasogastrico mi sembra francamente eccessivo".
Mentre il ddl è utile, secondo i medici cattolici, "per evitare altri casi Eluana". Nessun medico dovrà più interrompere nutrizione e idratazione, perché non si possono staccare sostegni vitali provocando sicuramente la morte di un paziente. In questo è giusto il richiamo alla scelta del medico "in scienza e coscienza", pur tenendo conto per quanto possibile della dichiarazione scritta del malato e del fiduciario. Tanto più che la volontà del paziente va contestualizzata, anche alla luce dei progressi scientifici". Cosa diversa, ribadisce Saraceni, "il praticare un intervento invasivo, come può essere la nutrizione artificiale, a un paziente che quando era cosciente aveva espressamente detto di non volerlo".