E' trascorsa ieri 13 settembre 2022, nel silenzio assoluto la Giornata mondiale per la lotta alla sepsi.
Tra il funerale della regina, la guerra in Ucraina e gli argomenti CoVid, era l'argomento "meno importante" giornalisticamente parlando da affrontare. Riporto i dati del sito del MdS augurandomi che per il futuro si ponga maggiore attenzione a un argomento così importante ma subdolo, che miete vittime più di una qualsiasi guerra tradizionale in tutto il mondo.
https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=5987
Ogni anno, in tutto il mondo, il 13 settembre viene celebrata la Giornata mondiale per la lotta alla sepsi World Sepsis Day. Si tratta di un’iniziativa
globale, quest'anno alla sua decima edizione, volta ad accrescere la
consapevolezza pubblica su questo tema, per migliorare la prevenzione,
il riconoscimento e la gestione clinica della sepsi, in particolare nei
Paesi in via di sviluppo (Low-to-Middle-Income Country, LMIC),
ma anche nel nostro Paese. Anche quest’anno il Ministero della Salute
rinnova il proprio impegno nel sostenere la campagna promossa
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Dati epidemiologici
La sepsi è la grave complicanza di un'infezione, che danneggia tessuti e
organi compromettendone il funzionamento e che può portare a shock,
insufficienza multiorgano e morte, soprattutto se non riconosciuta e non
trattata prontamente.
Nel mondo sono circa 47-50 milioni i casi di sepsi, che si verificano
ogni anno nel mondo, l'80% dei quali avvengono in comunità. Nel 40% dei
casi si tratta di bambini di età inferiore ai 5 anni. In Europa si
registrano circa 700mila casi di sepsi. Globalmente, 1 decesso su 5 è associato a sepsi, per un totale di almeno 11 milioni di decessi l’anno. Inoltre
la letteratura scientifica dimostra che gli effetti a lungo termine
della sepsi, noti come sindrome post-sepsi, si verificano fino al 50%
dei sopravvissuti, i quali soffrono di sequele fisiche, cognitive e
psicologiche persistenti. Il recupero può richiedere mesi o anni.
In Italia, il numero di certificati di morte che hanno riportato sepsi è aumentato da 18.939 nel 2003 a 49.010 nel 2015
(dal 3 all'8% di tutti i decessi in Italia registrati in questi anni).
La sepsi rappresenta, quindi, non solo una sfida clinica, ma anche un
importante problema di salute pubblica.
Molti pazienti colpiti da sepsi hanno bisogno di trasfusioni di sangue o
di emoderivati. Pertanto, disporre di una riserva sicura di sangue è
una parte importante della lotta alla sepsi in tutto il mondo. Alcune
persone sono più a rischio di sepsi, come le persone con malattie
croniche a polmoni, fegato, cuore, coloro senza milza, o con un sistema
immunitario indebolito, i bambini di età inferiore a un anno, gli adulti
over 60. I pazienti affetti da malattie oncologiche hanno un
rischio di sepsi 10 volte maggiore e il 43% di probabilità in più di
morire di sepsi rispetto a pazienti non oncologici. Il fumo è un fattore
di rischio di sepsi, poiché aumenta il rischio di infezione
respiratorie.
Le grandi disuguaglianze sanitarie e la relativa attenzione prestata
alla sepsi sono state aggravate dalla pandemia di COVID-19. Per questo,
diverse società e iniziative internazionali, come le risoluzioni WHA (World Health Assembly) più recenti, The European Society of Intensive Care Medicine (ESICM), The Global Sepsis Alliance (GSA) e The Society of Critical Care Medicine
(SCCM), sottolineano la necessità di mantenere l'attenzione sulle
misure di prevenzione delle infezioni e di utilizzare le piattaforme
digitali di successo istituite con la pandemia COVID-19 per sostenere la
lotta alla sepsi.
Cosa fare
Per prevenire la sepsi è necessario prevenire le infezioni, soprattutto
quelle correlate all’assistenza, mediante la frequente igiene delle mani
eseguita correttamente, l’applicazione scrupolosa delle misure di
prevenzione e controllo delle infezioni (IPC) nei setting di cura e
l’aggiornamento periodico del personale sanitario in materia di IPC e
infezioni antimicrobico-resistenti, l’uso delle vaccinazioni
disponibili.
Dal 2016 la Global Sepsis Alliance organizza, ogni anno, un simposio per celebrare la Giornata. Quest’anno, l’evento Making sepsis a national and global health priority si terrà a Berlino e potrà essere seguito in streaming.
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