martedì 15 ottobre 2024

3 nuove lauree specialistiche magistrali infermieristiche in "Cure Primarie e Sanità Pubblica, Cure Pediatriche e Neonatali e Cure Intensive e nell’Emergenza" mentre la legge 43 del 2006, che prevedeva il riconoscimento degli specialisti infermieri, non è stata mai attuata. Che senso ha?

Bisogna necessariamente sollevare la questione! 

La Legge 43 del 2006, che doveva regolare le specializzazioni infermieristiche in Italia, ha creato aspettative per un percorso strutturato di crescita professionale e riconoscimento di specialisti nel settore infermieristico. Tuttavia, molti lamentano che, nonostante la legge, non ci sia stata mai un'effettiva implementazione a livello pratico per quanto riguarda la creazione di figure specializzate con competenze e riconoscimenti specifici, come previsto.

L'introduzione di queste nuove lauree magistrali in Cure Primarie e Sanità Pubblica, Cure Pediatriche e Neonatali e Cure Intensive e nell’Emergenza sembra una mossa volta a colmare alcune delle lacune in termini di formazione avanzata. 

Ma senza un riconoscimento normativo e professionale adeguato delle competenze specialistiche, queste nuove lauree potrebbero rischiare di aggiungere ulteriori qualifiche senza che vi sia un effettivo riscontro nella carriera lavorativa. O peggio, la creazione di un altro business formativo  Universitario con un oneroso esborso economico per una Professione con gli stipendi più bassi d' Europa!

Il problema resta legato all'integrazione tra l'istruzione e il sistema sanitario, che deve evolversi per riconoscere e sfruttare al meglio le competenze avanzate degli infermieri specializzati già presenti e in forza lavoro nel SSN. Ma l'assenza di percorsi chiari, o volutamente ombrosi, per il riconoscimento di queste figure professionali rende l'intera questione controversa, sollevando dubbi sul senso di ampliare l'offerta formativa senza una reale integrazione a livello lavorativo.

Sarebbe necessario un passo avanti concreto per garantire che  gli infermieri specialisti vengano adeguatamente riconosciuti e valorizzati, applicando la Legge 43 del 2006,  e che queste "nuove lauree", in questo momento assolutamente inutili,  abbiano un impatto valorizzante di un SSN ripensato, riqualificato e a misura di Paziente!

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