mercoledì 25 maggio 2011

Linee guida sugli stati vegetativi e stato di minima coscienza

L’accordo nella Conferenza Unificata,  fra ministero della Salute, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sulle Linee di indirizzo per l'assistenza alle persone in stato vegetativo e stato di minima coscienza.

Cosa prevede il documento:

- La realizzazione di un sistema integrato ospedale-territorio per costruire un percorso di "dimissione protetta" riducendo al minimo, per quanto consentito dalle condizioni cliniche del paziente, la permanenza nelle UU.OO. intensive di rianimazione.
- L’agevolazione al trasferimento il più immediato possibile in ambienti adeguati a fornire ai pazienti un'assistenza più attenta agli aspetti funzionali e riabilitativi e al benessere delle loro famiglie.

La fase acuta prevede la riduzione, quanto più possibile,della permanenza nelle UU.OO. intensive di rianimazione e che il paziente sia collocato al più presto in ambienti sub-intensivi dove possa essere affidato a "professionisti particolarmente esperti nel settore delle gravi cerebro lesioni acquisite".
La fase post-acuta prevede delle Unità dedicate alla neuro-riabilitazione intensiva con il collegamento in rete con gli altri servizi di riabilitazione sia a breve che a lungo termine.
La condizioni di stabilità clinica prevede sia soluzioni di assistenza domiciliare integrata che soluzioni di assistenza residenziale anche in strutture extraospedaliere per ricoveri momentanei detti"di sollievo" per le famiglie impegnate nell'assistenza domiciliare del familiare.
Queste decisioni devono tenere conto della scelta migliore per il paziente, che potrà cambiare in funzione dei possibili mutamenti delle condizioni cliniche e per nuove esigenze della famiglia.

Le Linee Guida prodotte:

-                    Serviranno per definire i Percorsi dei pazienti: dal tipo di assistenza erogata e la relativa organizzazione in tutte le fasi cliniche (iperacuta , critica e post-acuta), fino alla stabilità e al possibile rientro a domicilio del paziente
-                    Dovranno essere seguite da ciascuna Regione, trasferite successivamente nella Carta dei Servizi e comunicati con chiarezza alle famiglia, in modo da accompagnarle e supportarle durante tutte le fasi dell'assistenza e presa in carico del paziente

Particolare attenzione dovrà essere posta nelle modalità di passaggio da una fase all'altra e nelle modalità di dimissione protetta in modo da evitare fratture nella continuità assistenziale e condizioni di "abbandono" delle famiglie.
Dovranno essere previste inoltre "adeguate forme di consultazione con le associazioni dei familiari" e il "monitoraggio della qualità dell'assistenza erogata".

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