La tensione tra medici e infermieri riguardo all'evoluzione della professione infermieristica spesso va oltre la semplice paura di "perdere aree e ambiti" di competenza.
Ci sono diversi fattori che potrebbero spiegare questa "distorta" resistenza:
- Ridefinizione dei ruoli e confini professionali: Con l'aumento delle competenze degli infermieri, specialmente quelli con laurea e master, il confine tradizionale tra ciò che è "di competenza medica" e ciò che è "di competenza infermieristica" si è sfumato. Alcuni medici percepiscono questo come una minaccia alla loro autorità o al controllo sugli atti sanitari. Tuttavia, la ridefinizione dei ruoli non significa necessariamente una riduzione della professionalità dei medici, ma piuttosto una redistribuzione delle responsabilità per una migliore efficienza nel sistema sanitario.
- Modello gerarchico tradizionale: Il sistema sanitario è stato storicamente gerarchico, con i medici in una posizione dominante. Con il riconoscimento accademico e professionale degli infermieri, questa gerarchia viene messa in discussione. Alcuni medici sono riluttanti a perdere il controllo o a vedere modificati i rapporti di potere.
- Economia e gestione delle risorse: L'espansione delle competenze infermieristiche ha implicazioni economiche e organizzative. Delegare più compiti agli infermieri ridurrebbe il carico di lavoro dei medici, ma anche cambiare il modo in cui le risorse sanitarie vengono allocate. Questo può creare conflitti d'interesse tra diverse categorie professionali.
- Cultura professionale e riconoscimento: Esiste una resistenza culturale al cambiamento. Molti medici sono stati formati in un sistema che attribuisce all'infermiere un ruolo di assistenza e non di decisione clinica autonoma. Il riconoscimento di nuove competenze infermieristiche è percepito come una minaccia al prestigio o all'autorità medica.
- Preoccupazioni per la qualità dell'assistenza: Alcuni medici esprimono preoccupazioni ingiustificate riguardo la qualità dell'assistenza fornita da infermieri con compiti ampliati, temendo che la formazione degli infermieri, seppur approfondita, non sia, e non lo sarà mai, comparabile a quella medica.
In realtà, però, l'evoluzione della professione infermieristica porterebbe a una maggiore collaborazione tra le figure sanitarie, ottimizzando i risultati clinici e migliorando l'efficienza del sistema sanitario nel suo complesso. La resistenza è legata più a problemi culturali e organizzativi che a reali questioni di competenza o capacità.